Rifiuto, Abbandono, Umiliazione sono solo tre delle cinque Ferite individuate dalla BioEnergetica quali cause di alterazioni del nostro essere che, se non risolte, condizioneranno la nostra esistenza costringendoci a indossare una Maschera, che determinerà carattere, relazioni, aspetto fisico e anche predisposizione per determinate patologie.
In questa occasione parleremo della quarta ferita, quella da Tradimento. Vi sono innumerevoli modi per tradire una persona, magari molto meno appariscenti di quelli cui si pensa immediatamente. In generale, tradire la fiducia o venire meno alle clausole di un accordo sono anch’essi esempi di tradimento. In sintesi, la chiave di partenza del concetto di tradimento è la “fedeltà”. Laddove si ha fede nel rispetto di un accordo, quando si ha fiducia nella parola di qualcuno e in ogni circostanza simile, è in campo il fattore “fedeltà”.
La Ferita da Tradimento viene sperimentato col genitore del sesso opposto, ed è altamente probabile che chi soffre di tale ferita non abbia risolto un complesso edipico sviluppato nell’infanzia. Ciò si ripercuoterà inevitabilmente nella vita relazionale, nella quale si avranno non poche problematiche, dalle aspettative troppo elevate alla tendenza a paragonare continuamente il partner al proprio genitore.
Quando il bambino subisce la Ferita da Tradimento, inizia a sviluppare la maschera del Controllore.
Il tipo di controllo che esercita ha però poco a che vedere con il perfezionismo ossessivo di chi ha subito la Ferita del Rifiuto, che teme di essere giudicato una nullità, e tantomeno somiglierà all’invadenza spropositata del Masochista-Umiliato, che teme di provare vergogna per qualcosa di fatto male, o che siano gli altri a provare vergogna per lui: quello che motiva il Controllore è lo spasmodico desiderio di mantenere i propri impegni, risultando a se stesso e agli occhi degli altri responsabile e affidabile, “almeno lui”.
Fisicamente, la sua affidabilità viene espressa da una corporatura robusta, anche in sovrappeso alle volte ma non al punto tale da risultare grassa, e dalle spalle più larghe delle anche. Pare voler occupare un posto eminente, per trasmettere un senso di sicurezza a quante più persone possibili. Molto perspicace, coglie tutto con un solo colpo d’occhio ed il suo sguardo intenso scruta chi gli sta attorno, risultando facilmente in grado di intimidire.
Desideroso di poter prevedere tutto, terrorizzato dal poter perdere il controllo e incapace di lasciar tenere il timone a qualcun altro, nutre aspettative molto elevate nei confronti di chi gli sta attorno, anche superiori alla reale necessità, poiché quelle aspettative sono più legate al suo bisogno di certezze e di controllo che alla reale situazione. Ciò che sente realmente, ancor prima di riscontrare che la situazione è stata affrontata efficacemente, è il bisogno di sapere che gli altri siano all’altezza delle sue aspettative, e se può quindi fidarsi di loro.
Tale costante sintonizzazione con la “dimensione delle pretese” lo rende altrettanto sensibile con le aspettative altrui: gli risulta semplice, infatti, modulare la sua conversazione e le sue risposte in base a quanto gli altri desiderino sentirsi dire, non importa poi se agirà coerentemente con quanto affermato per compiacerli.
Convinto di avere sempre ragione, ha le idee chiare e le afferma e difende con grande veemenza, aspettandosi che tutti finiscano in breve tempo per dargli ragione e adottare le proprie convinzioni.
Veloce a comprendere ed a farsi un’idea di ciascuna situazione, è solito interrompere gli altri mentre parlano, perché ritiene di aver già capito, ed ha parecchie difficoltà nel seguire un discorso non pronunciato velocemente; tuttavia si irriterà molto se qualcuno lo interromperà durante un discorso suo.
Esigente con se stesso e con gli altri, è facile a perdere la pazienza, e finire per primo un qualcosa gli procura molta più soddisfazione del farlo nel migliore dei modi possibili.
E’ il soggetto più predisposto a sbalzi d’umore, perché basta un piccolo impedimento o qualcosa che non sia all’altezza delle sue aspettative per mandarlo in collera. Tale atteggiamento disorienta chi gli sta accanto, che percepirà così il Controllore lunatico e incoerente.
La massima paura per chi è stato ferito dal Tradimento è la Dissociazione, intesa sia come divisione in un rapporto di coppia sia come rinnegamento, ovvero una sorta di “ammutinamento” da parte di coloro che lui tende solitamente a controllare. Nel caso della coppia, se la rottura avviene per volontà del partner rivivrebbe la Ferita del Tradimento con tutti i crismi, mentre se la fine del rapporto dipende da lui, si colpevolizzerà sentendosi un traditore e, soprattutto, una persona non all’altezza della fiducia altrui.
Nel caso invece della Dissociazione da parte di un gruppo, va considerato che nel proprio ambiente il Controllore tende ad esercitare un comando totale, quasi tirannico, sottoponendo gli altri a controlli costanti, che sfiniscono chi li subisce e irrita l’amor proprio di chi sa di essere altrettanto affidabile ma non vede riconosciuta tale qualità. Imparare a “mollare la presa”, quindi, è per il Controllore tanto difficile quanto necessario, senza tener conto che il più delle volte è proprio lui a rinnegare gli altri, cosa che accade ogni volta che qualcuno non si rivela all’altezza delle sue aspettative.
Tendente a sviluppare problemi di natura sessuale, e malgrado tali problematiche, è il soggetto maggiormente predisposto ad instaurare relazioni extraconiugali, sebbene sia colui che soffre e teme maggiormente il tradimento.
Rapido nel mangiare, alle volte dimentica proprio di farlo, non considerando l’alimentazione particolarmente importante per lui, soprattutto quando è assorto nello svolgimento di una attività. Quando mangia, tende invece a condire con troppo sale e spezie di ogni tipo il suo cibo, come se tali aggiunte fossero un modo per avere l’ultima parola anche sul sapore delle pietanze, al pari di una conversazione.
Tende ad accumulare problemi alle articolazioni, soprattutto quelle delle ginocchia, ed è più sensibile alle malattie da perdita di controllo, come emorragie, diarree etc.
Se si vede intrappolato in una situazione in cui non riesce a liberarsi, o in balia di eventi che non riesce a controllare, la sua incapacità di fluire lo porta all’eccesso opposto, ovvero alla paralisi.
Imparare a fluire, a fidarsi degli altri, ad accettare l’altrui opinione; predisporsi all’ascolto, scoprire i benefici di un atteggiamento paziente, essere leader e non despota o aguzzino; sentire infine di essere amato non perché bravo nel compiacere gli altri e nell'impedire che sfuggano, ma perché degno di amore: sono questi i passi che il Controllore deve compiere verso la guarigione, e da oggi c’è un rimedio AURUM, il "MY HEALERS 4 - TRADIMENTO" creato apposta per rimarginare la Ferita da Tradimento, e per annullarne le tendenze negative: visita il nostro shop e scopri la sua efficacia!