Quinto ed ultimo appuntamento con le Ferite secondo la BioEnergetica, la scienza che “smaschera” i traumi subiti nell’infanzia esaminando comportamenti tipici, corporatura, predisposizione a talune malattie. Per concludere la nostra “carrellata” sulle ferite, oggi parleremo dell’Ingiustizia.
Una persona che soffre di Ingiustizia è qualcuno che non si è sentito apprezzato nel suo giusto valore, che non si sente rispettato o che non ha ricevuto quanto credeva di meritare. Pertanto, la Ferita dell’Ingiustizia può verificarsi anche a danno di chi ha ricevuto più di quanto meritato, e non solo per chi ha raccolto meno di quanto ritenesse giusto.
Solitamente, si verifica quando il bambino trova ingiusti gli ostacoli che non gli permettono di integrare la propria individualità nel contesto familiare. Vive questa ferita soprattutto col genitore dello stesso sesso, che gli appare freddo e insensibile, autoritario o ipercritico e magari anche conformista. Inoltre, tale genitore è solitamente poco incline tanto ad accettare l’espressione dei figli quanto, come prevedibile, ad esprimere se stesso, ed anch'egli porta (e maschera bene) una grande sofferenza.
La Maschera che si andrà sviluppando è quella della Rigidità, ovvero non soltanto la capacità di occultare la propria sensibilità all’esterno, ma anche quella di non percepirla e non tenerne conto dentro di sé, attuando una pericolosa dissociazione da se stesso.
Di fatto, è come se il Rigido avesse confinato la sua sensibilità dentro una prigione gettandone via la chiave: tale “mutilazione” lo porterà inevitabilmente a vivere con un equilibrio che non terrà conto della parte più autentica di sé.
Apparentemente freddi e insensibili, i Rigidi tendono a stare con le braccia incrociate, poiché tengono bloccato idealmente il loro cuore per non sentire e non fare emergere emozioni. Amano vestirsi di nero o con abiti scuri e sono inclini a provare invidia verso chi ha ottenuto più di loro. Possono anche credere di essere molto invidiati, soprattutto quando sono loro ad avere più degli altri.
La Maschera del Rigido si riconosce dal corpo dritto e il più possibile perfetto. Sin da bambino crede di essere apprezzato per ciò che fa e non per ciò che è, e per tale ragione tenderà a far da sé molto precocemente. Anche quando è in difficoltà, preferisce non chiedere aiuto per non mostrare la sua sofferenza. Per il Rigido il merito è estremamente importante, e se ottiene più di quanto crede di meritare farà di tutto per perdere ciò che ha ricevuto. Questo atteggiamento lo porta spesso a non desiderare nulla, in quanto crede di non aver fatto mai nulla di straordinario.
Quando spiega qualcosa, il Rigido tende a precisare ogni singolo dettaglio, ma di solito è portato ad esagerare. Usa spesso i termini sempre o mai, estremizzando ogni situazione. La sua paura più grande è quella di sbagliarsi, che fa sì che il Rigido si ponga spesso in situazioni in cui è necessario fare delle scelte: egli infatti ha da tempo staccato ogni collegamento con la sua sensibilità e raramente conosce e rispetta i propri limiti.
La sua difficoltà nel chiedere aiuto, anche sotto forma di consiglio, lo porta sovente a vivere situazioni al limite, ed è per questo che è incline a soffrire di esaurimenti nervosi. Quando interviene sugli altri, lo fa perché crede che qualcuno abbia subìto un’ingiustizia: il suo contributo è di tipo correttivo e riequilibratore. Anche il suo auto-controllo dipende dall’impressione che sarebbe ingiusto perdere il dominio di sé. Un’altra sua grande paura è la freddezza, che fa fatica ad accettare, ragion per cui fa del suo meglio per mostrarsi caloroso, non rendendosi conto che, invece, gli altri lo trovano per lo più insensibile e, appunto, freddo. Non riuscendo ad accettare la sua freddezza, ammette intimamente di essere senza cuore e, quindi, ingiusto, rendendosi dipendente dall’approvazione altrui.
In amore, tende a respingere con freddezza possibili partner nell’aspettativa di qualcuno totalmente all’altezza, preservandosi e spesso creando un ideale di relazione pressoché irreale.
La persona che indossa questa Maschera è di rado malata, ma se avesse male da qualche parte comincerebbe a sentirlo soltanto all’aggravarsi della situazione. La sua soglia elevata del dolore le permette di farsi carico di elevati livelli di sopportazione sia sul piano fisico che su quello psicologico.
Sul piano dell’alimentazione, i Rigidi preferiscono i cibi salati a quelli dolci, e in genere cercano di avere un’alimentazione ben equilibrata. Pionieri nello scegliere un’alimentazione vegetariana, non tanto per le reali necessità della loro fisiologia, quanto semmai per il senso di ingiustizia che provano all’idea della morte degli animali, il loro organismo potrebbe soffrire per carenze proteiche.
Accusano irrigidimenti e tensioni nella parte superiore della schiena, nel collo e alle articolazioni, e sono i più predisposti a soffrire per le malattie i cui nomi finiscono per “-ite”, come tendinite, borsite, artrite, tutte problematiche che scaturiscono da una collera trattenuta all’interno; sono anche soggetti a frequenti torcicollo, a causa della loro difficoltà nell’avvedersi di tutti gli aspetti di una situazione che considerano ingiusta. La loro tendenza a trattenere e la loro rigidità possono provocare problemi di stitichezza e di emorroidi, mentre la difficoltà nel concedersi dei piaceri può provocare problemi circolatori.
Abitualmente nervosi, la collera repressa causa frequenti disturbi al fegato oltre che problemi di insonnia. La pelle può presentare problemi, da una lieve acne fino ad arrivare a non pochi casi di psoriasi, esperienza frequente tra i Rigidi: si attirano questi problemi in modo da non essere troppo felici, il ché sarebbe secondo loro ingiusto nei confronti degli altri. Singolare il fatto che gli attacchi di psoriasi si presentino con maggiore frequenza nei momenti di vacanza e, in generale, quando tutto nella loro vita va a gonfie vele.
Ritrovare la chiave della prigione dentro cui è stata rinchiusa la loro sensibilità, addolcirsi nei rapporti con gli altri e soprattutto con se stessi; neutralizzare l’invidia, ampliare la propria percezione della realtà, sono alcuni dei fondamentali passi verso la guarigione dalla Ferita dell’Ingiustizia, ma da oggi vi è un efficace rimedio per una guarigione dal profondo grazie ad AURUM ed al suo "MY HEALER 5 - INGIUSTIZIA". Visita il nostro shop e recupera la chiave per liberare il tuo cuore.